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Milano si prepara a vivere sei giorni di grande festa. Dal 2 al 7 settembre 2025, il Parco di CityLife diventerà il cuore pulsante di un evento che ha saputo trasformarsi, anno dopo anno, in un vero e proprio simbolo della city reputation italiana: il Coca-Cola Pizza Village, il più grande food festival dedicato all’icona della gastronomia nazionale, la pizza. Non si tratta soltanto di un appuntamento gastronomico: il Pizza Village è un palcoscenico internazionale che racconta Milano attraverso un linguaggio universale, quello del cibo, e ne rafforza la reputazione come città inclusiva, cosmopolita e in grado di attrarre turismo, investimenti e capitale culturale.
La pizza, patrimonio riconosciuto dall’UNESCO come bene immateriale dell’umanità, diventa a Milano non solo piatto da degustare ma strumento di storytelling territoriale. Se Napoli rappresenta le radici storiche della tradizione, Milano ne incarna la proiezione globale: una città che integra culture, valorizza la diversità e sa rendere contemporaneo ciò che è tradizione.
Il trasferimento simbolico da Napoli a Milano del “villaggio della pizza” è di per sé un segnale importante: la cultura gastronomica italiana, nella capitale della moda e del design, diventa hub di contaminazioni e innovazioni. La pizza non è più solo un piatto da gustare, ma un linguaggio che unisce mondi diversi, dalle famiglie ai giovani, dai turisti ai professionisti internazionali.
Con oltre 100.000 presenze attese, il Pizza Village Milano rappresenta una piattaforma di reputazione urbana che mette in relazione la città con tre elementi chiave della City Reputation: attrattività, vivibilità e identità culturale.
Non è casuale la scelta della location: il Parco di CityLife, con i suoi 9.000 metri quadrati, incarna l’idea di Milano come città contemporanea, sostenibile, innovativa. Un quartiere simbolo della rigenerazione urbana, dove le architetture di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind hanno ridisegnato lo skyline cittadino.
Ospitare qui il Coca-Cola Pizza Village significa proiettare la tradizione gastronomica italiana dentro uno scenario urbanistico di respiro internazionale. La città non solo celebra la sua capacità di ospitare grandi eventi, ma mostra al mondo un equilibrio virtuoso fra memoria culturale e innovazione architettonica.
“Offrire alla cittadinanza la possibilità di vivere iniziative come questa è da sempre uno degli obiettivi di SmartCityLife – spiega l’architetto Roberto Russo, amministratore delegato – perché un evento gastronomico, musicale e culturale come il Pizza Village non è solo intrattenimento: è un’esperienza che costruisce legami comunitari e rafforza la reputazione urbana”.
Un aspetto fondamentale della city reputation riguarda la capacità delle città di attrarre grandi marchi internazionali che, attraverso partnership, contribuiscono a costruire immagine e valore.
Coca-Cola, title sponsor dell’evento, interpreta questo ruolo con una presenza che va oltre il semplice sostegno economico. Attraverso attività di engagement, concorsi e l’iniziativa “Condividi Coca-Cola”, il brand diventa co-creatore di contenuti esperienziali. L’abbinamento Coca-Cola | Pizza in teglia è un simbolo di come il gusto internazionale si integri con la tradizione locale, rafforzando così il posizionamento di Milano come città ponte fra culture diverse.
Accanto a Coca-Cola, partner storici come Mulino Caputo, Peroni Nastro Azzurro, Garofalo e altri brand del food made in Italy, rendono l’evento un mosaico di eccellenze, un grande gioco di squadra che racconta la capacità di Milano di essere piattaforma di networking per aziende, cittadini e turisti.
La reputazione di una città non si costruisce solo con eventi spettacolari, ma anche con contenuti che educano e diffondono saperi. In questo senso, le masterclass di Casa Caputo rappresentano uno dei momenti più qualificanti del festival.
Ogni giorno, pizzaioli di fama internazionale guidano i partecipanti in un percorso che unisce tecnica, creatività e narrazione personale. Non si tratta di semplici lezioni di cucina, ma di momenti che trasferiscono al pubblico valori come artigianalità, passione e cultura gastronomica, contribuendo così alla reputazione della città come luogo dove si coltiva e si tramanda il sapere.
La formazione è anche un investimento reputazionale di lungo periodo: i giovani che partecipano a questi laboratori diventano ambasciatori inconsapevoli di una Milano che si posiziona come città educativa e formativa.
Un altro elemento chiave della city reputation è la capacità di connettere diverse forme di espressione culturale. Il Pizza Village Milano integra gastronomia e musica, offrendo ogni sera concerti gratuiti che spaziano dal pop al rap, dal jazz all’omaggio alla tradizione cantautorale italiana.
Il programma musicale – con ospiti come Cristina D’Avena, Rosario Miraggio, Nick The NightFly ed Ensi – racconta la pluralità culturale della città: da un lato la leggerezza pop, dall’altro la profondità del jazz, passando per il rap urbano che dialoga con il tessuto giovanile milanese.
Questo mix rende il festival un vero e proprio contenitore creativo, dove la città si racconta come capitale della cultura diffusa, accessibile e democratica.
Il Coca-Cola Pizza Village è anche un driver di turismo esperienziale. L’ingresso gratuito, la centralità della location e la risonanza mediatica attirano visitatori non solo dalla Lombardia, ma da tutta Italia e dall’estero.
Per Milano, questo significa rafforzare la propria reputazione turistica come città capace di proporre eventi che vanno oltre i confini tradizionali del turismo culturale o fieristico. La pizza diventa pretesto per vivere la città, scoprirne quartieri, servizi, spazi pubblici.
In un contesto in cui la reputazione urbana è sempre più connessa alla capacità di generare esperienze autentiche, il Pizza Village posiziona Milano come città da vivere e da raccontare, non solo da visitare.
La costruzione della reputazione di una città passa oggi anche dalla sua capacità di rispondere ai temi globali: sostenibilità ambientale, inclusione sociale, accessibilità.
Il Pizza Village, ospitato in un parco simbolo della rigenerazione urbana, si presenta come evento a basso impatto ambientale, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti, al riciclo e all’utilizzo di materiali compostabili.
L’inclusione è un altro pilastro: l’ingresso gratuito, l’ampia offerta culturale e la varietà gastronomica fanno del festival un evento per tutti, senza barriere economiche o sociali. In questo senso, Milano rafforza la sua immagine di città aperta, inclusiva e accogliente.
Un evento come il Coca-Cola Pizza Village ha un impatto che va ben oltre i confini del Parco di CityLife. Si stima che l’indotto economico generato da visitatori, turisti e operatori superi diversi milioni di euro, con benefici diretti per ristoranti, hotel, trasporti e commercio locale.
Ma l’aspetto più importante è quello reputazionale: il festival diventa contenuto virale, condiviso sui social, ripreso dai media internazionali. Ogni fotografia di una pizza fumante davanti ai grattacieli di CityLife è una cartolina digitale di Milano, un asset di comunicazione che rafforza il brand della città nel mondo.
Il Coca-Cola Pizza Village è un caso esemplare di come un evento possa essere utilizzato come strumento di city branding e city reputation. Attraverso una combinazione di gastronomia, musica, brand partnership, formazione e sostenibilità, Milano si posiziona come città:
Attrattiva, capace di richiamare oltre 100.000 persone in una settimana.
Creativa, in grado di unire pizza, musica e cultura popolare.
Internazionale, ospitando un evento che nasce a Napoli ma si proietta in Europa.
Inclusiva, con ingresso gratuito e accessibilità per tutti.
Innovativa, grazie all’uso di tecnologie digitali e alla cornice urbanistica di CityLife.
Quando le luci del villaggio si spegneranno il 7 settembre, Milano avrà guadagnato qualcosa di più di un successo organizzativo: avrà consolidato la propria reputazione internazionale come città in grado di ospitare eventi esperienziali che parlano al cuore delle persone.
Il Coca-Cola Pizza Village è la dimostrazione che la reputazione urbana non è solo questione di infrastrutture o statistiche, ma di narrazioni collettive. La pizza, simbolo di convivialità e identità italiana, diventa veicolo per raccontare Milano come città aperta al mondo, innovativa e autentica.
Un messaggio che, nella logica della City Reputation, continuerà a vivere ben oltre i sei giorni del festival, trasformandosi in capitale immateriale per il futuro della città.
Redazione
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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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Sindaco Sala Giuseppe