Questa trasformazione, o "svolta", non è un singolo evento, ma un processo complesso e deliberato, alimentato da una potente sinergia tra tre elementi fondamentali: investimenti pubblici strategici, in gran parte veicolati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Programma Regionale FESR; una visione coerente di "Smart City" che tra
Sullo sfondo della complessa fusione con Pescara e Spoltore per dare vita alla "Nuova Pescara", Montesilvano sta attuando un'ambiziosa agenda di trasformazione. Questo contesto geopolitico è al tempo stesso uno stimolo e una sfida per la città.
Il concetto di "Smart City" per Montesilvano va oltre la semplice tecnologia, traducendosi in un miglioramento tangibile della qualità della vita. L'obiettivo è uno sviluppo integrato – sociale, economico e ambientale – che valorizzi cultura e turismo sostenibile. La strategia si fonda sui pilastri internazionali di Smart Governance, Smart Living,
Smart Mobility e Smart Environment.
Un esempio emblematico è il sondaggio lanciato a fine 2024 per definire il futuro della città. Inquadrato nel Programma Regionale Abruzzo FESR 2021-2027, questo strumento non è una semplice consultazione, ma un pilastro della governance locale. Collegare le preferenze dei cittadini a un programma di finanziamento europeo segna il passaggio da un modello "top-down" a uno di co-creazione, dove le priorità della comunità guidano l'allocazione di ingenti risorse. Tali visioni trovano formalizzazione nel Documento Unico di Programmazione (DUP), dimostrando un processo di pianificazione continuo.
Montesilvano è uno dei principali beneficiari dei fondi del PNRR per la rigenerazione urbana. Questi investimenti sono la manifestazione fisica della strategia di città intelligente e si concentrano su aree strategiche per ridurre degrado ed emarginazione.
Gli interventi più significativi includono:
Riqualificazione di assi viari strategici come Via Vestina, Corso Umberto e Via D'Andrea, per migliorare il decoro e rafforzare il tessuto sociale.
Creazione di nuovi spazi a vocazione sociale, come un grande parco con auditorium in Via D'Andrea.
Investimenti nel benessere, con un nuovo impianto sportivo polivalente (quasi 3 milioni di euro) e un asilo nido in Via Saragat (1,86 milioni di euro).
Interventi mirati, come la riparazione della scogliera in via Aldo Moro (100.000 euro).
Questi progetti non sono isolati, ma formano una rete coordinata secondo una deliberata strategia di "agopuntura urbana". Invece di un'unica, massiccia opera, la città interviene in più punti strategici per generare un effetto sinergico. Migliorare una via commerciale (Via Vestina) ne aumenta l'attrattività, supportata da migliori servizi (il nuovo asilo) e da spazi pubblici riqualificati (il parco). Questo approccio crea una rete di zone rivitalizzate che, insieme, elevano la qualità dell'intero tessuto urbano.
Il vero motore della trasformazione risiede nei modelli collaborativi, che vedono il Comune come partner attivo di università e studi di architettura d'avanguardia.
Basato su una convenzione tra Comune, ATER e Dipartimento di Architettura dell'Università "G. d'Annunzio", il progetto si concentra sul complesso residenziale di Via Rimini (181 appartamenti). Studenti e docenti hanno lavorato a contatto con i residenti per sviluppare "idee-progetto" per spazi collettivi e nuovi servizi. L'obiettivo è produrre Progetti di Fattibilità Tecnica ed Economica pronti per essere candidati a finanziamenti, creando una filiera di innovazione pubblica efficiente e replicabile.
La riqualificazione dell'ex colonia Stella Maris, edificio storico di pregio, è un'operazione da 3,3 milioni di euro in collaborazione con Università, Provincia e Regione. Entro l'estate del 2026, diventerà un polo universitario e culturale aperto alla cittadinanza, con un museo virtuale e spazi per la ricerca. Questo intervento è un atto strategico di placemaking: salvando un simbolo architettonico, Montesilvano crea un nuovo, potente attrattore culturale, diversificando la sua identità oltre quella di semplice località balneare.
Realizzato dallo studio ZEDAPLUS al posto di un edificio ATER abbandonato, CODE-M è un'architettura ibrida e pluripremiata. La sua filosofia si oppone all'ordine rigido dei quartieri popolari, promuovendo sistemi aperti e flessibili. Con la sua "piazza multifunzionale sospesa", il progetto crea un'"architettura delle relazioni", un esperimento tangibile di ingegneria sociale attraverso il design.
La trasformazione si completa con l'integrazione di infrastrutture moderne.
Mobilità Sostenibile: Guidata da PUMS e PUT, include la filovia (Bus Rapid Transit) per collegare la città a Pescara e lo sviluppo della ciclabilità.
Gestione Ambientale: Un "Portale di Trasparenza per i rifiuti" e il monitoraggio della qualità di aria e acque, in collaborazione con ARTA, creano la base dati per una gestione "smart".
Connettività: Una rete Wi-Fi pubblica e la predisposizione per il 5G garantiscono il fondamento invisibile per i servizi connessi.
Tutti questi progetti devono essere letti in chiave della fusione con Pescara e Spoltore (prevista tra il 2027 e il 2029). La trasformazione di Montesilvano è un atto di posizionamento strategico. Quando la fusione avverrà, la città non sarà un semplice sobborgo, ma un polo con un'identità distinta e asset di alto valore: un centro culturale e accademico (Stella Maris), un modello di edilizia sociale innovativa (CODE-M) e un forte brand turistico. Questo rafforza il suo peso politico ed economico all'interno della nuova, grande municipalità.
La "svolta" di Montesilvano non deriva da un singolo fattore, ma dall'integrazione di visione strategica, finanziamenti sostanziali e modelli di collaborazione innovativi. L'approccio della città offre un prezioso schema replicabile per altre realtà urbane. Il successo finale si misurerà non solo nel migliorare la vita dei suoi cittadini, ma anche nell'integrare il suo dinamismo nel complesso tessuto della "Nuova Pescara", contribuendo a plasmare il futuro dell'intera costa metropolitana adriatica.
Redazione
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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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