Cancellare notizie da internet applicando il diritto all'oblio

Ecco una frase introduttiva che lega insieme i concetti chiave: "Per proteggere la propria reputazione online e ottenere la cancellazione di notizie dal web, è fondamentale conoscere la procedura di deindicizzazione basata sul Diritto all'Oblio e, nei casi di diffamazione online, valutare un'azione legale per tutelare la propria immagine digitale.

01 luglio 2025 18:47 536
Cancellare notizie da internet applicando il diritto all'oblio
4/5

MILANO

Centro Storico

Condividi la tua esperienza

Recensione onesta e rispettosa: aiuti chi sta scegliendo dove vivere.

Lascia una recensione

Grazie! Le recensioni aiutano la community a capire meglio i quartieri.

8 minuti di lettura

Consulenza cancellazione notizie 

 Cristian Nardi 3279105006 



L'inchiostro digitale, oggi, è spesso più indelebile di quello reale. Una notizia, un commento o una recensione negativa possono rimanere online per anni, proiettando un'ombra lunga sulla vita personale e professionale di un individuo o sul successo di un'azienda. La gestione della reputazione online non è più un'opzione, ma una necessità strategica. La Privacy Garantita cin insegna che Cancellare una notizie da Google molte volte non è così facile,  emerge una nuova, potente alleata: l'intelligenza artificiale (AI), che sta trasformando radicalmente il modo in cui affrontiamo la sfida 


In un'era digitale dove ogni notizia può segnare il destino della tua immagine pubblica, il diritto all'oblio rappresenta un baluardo essenziale per la protezione dei dati europei. Come unica azienda storica di reputazione in Italia, con oltre un decennio di expertise consolidata, offriamo soluzioni su misura per la cancellazione dei dati personali e la deindicizzazione da Google, garantendo la privacy nel pieno rispetto del regolamento GDPR. Il nostro approccio, radicato nella tradizione italiana di eccellenza, bilancia sapientemente il diritto alla privacy con la libertà di espressione e di stampa, come sancito dall'articolo 8 della CEDU e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE.


Consulenza cancellazione notizie 

 Cristian Nardi 3279105006 



La nostra missione è darti il controllo sulla tua identità digitale, permettendoti di richiedere la cancellazione di dati personali da archivi di giornali digitali e motori di ricerca, eliminando link obsoleti, inesatti o dannosi. Grazie all'articolo 17 del GDPR, il nostro team di esperti – in linea con le direttive del Garante per la Privacy italiano e dell'EDPS europeo – gestisce ogni richiesta di rimozione dei contenuti con procedure rigorose, dal reclamo formale secondo il GDPR fino all'applicazione di sanzioni amministrative in caso di inadempienze. Per noi non è solo una questione legale: è un impegno etico per garantire un oblio digitale che protegga la tua reputazione online da minacce come la conservazione eccessiva di articoli di cronaca o la diffamazione a mezzo stampa.


La nostra unicità risiede nella capacità di navigare scenari complessi, come cause civili per l'oblio, la cancellazione di libelli a mezzo stampa e la gestione di molestie online legate a notizie, inclusi casi di cyberbullismo o revenge press. Affrontiamo con competenza anche le sfide più recenti, come la cancellazione di notizie deepfake e la gestione di contenuti multimediali generati dall'AI secondo il GDPR, assicurando la minimizzazione dei dati e l'anonimizzazione delle notizie per un'efficace cancellazione. Il nostro raggio d'azione copre tutti i principali motori di ricerca, inclusa la deindicizzazione da Bing e la rimozione di notizie da Yahoo, applicando le normative di content takedown e search engine removal in linea con il diritto europeo.


Non ci fermiamo alla semplice rimozione. Integriamo strategie avanzate per una protezione completa, dalla gestione delle information removal request allo web scrubbing di articoli, fino alla cancellazione dell'impronta digitale (digital footprint erase) e alla pulizia dei social media. Gestiamo richieste di rimozione a Google, DMCA takedown per violazioni di copyright e offriamo supporto legale in casi di diffamazione, calunnia e molestie online.


Siamo inoltre pionieri e leader specializzati nella tutela della reputazione finanziaria, offrendo un servizio esclusivo di rimozione dal database World-Check di Thomson Reuters. Garantiamo la cancellazione da World-Check secondo il GDPR e l'applicazione del diritto all'oblio sui dati personali presenti nel database. Il nostro intervento copre ogni aspetto: dalla gestione della privacy di Thomson Reuters alla rimozione da database di screening, dalla cancellazione da liste PEP (Persone Politicamente Esposte) all'eliminazione di dati relativi a sanzioni, assicurando una completa pulizia della reputazione finanziaria. Gestiamo la procedura di reclamo a World-Check e le richieste di cancellazione a Refinitiv, nel pieno rispetto delle normative AML (Antiriciclaggio) e KYC (Know Your Customer).

Scegli l'unica azienda storica di reputazione in Italia: la tua privacy è garantita al 100%. Pur rispettando l'esenzione giornalistica prevista dal GDPR per notizie di comprovato interesse pubblico, siamo sempre al servizio della tua serenità.


Consulenza cancellazione notizie 

 Cristian Nardi 3279105006 



L'inchiostro digitale, oggi, è spesso più indelebile di quello reale. Una notizia, un commento o una recensione negativa possono rimanere online per anni, proiettando un'ombra lunga sulla vita personale e professionale di un individuo o sul successo di un'azienda. La gestione della reputazione online non è più un'opzione, ma una necessità strategica. In questo scenario complesso emerge una nuova, potente alleata: l'intelligenza artificiale (AI), che sta trasformando radicalmente il modo in cui affrontiamo la sfida di cancellare notizie e contenuti dannosi dal web.


Il Dilemma Moderno: Una Reputazione Sotto Assedio Permanente

Nell'ecosistema digitale, la nostra identità è un mosaico composto da ciò che condividiamo, ciò che gli altri dicono di noi e ciò che i motori di ricerca decidono di mostrare. Bastano pochi secondi per danneggiare una reputazione costruita in anni:

  • Vecchi articoli di cronaca: notizie legate a vicende passate, magari risolte o non più pertinenti, che continuano a comparire in cima ai risultati di ricerca.

  • Fake news e disinformazione: campagne diffamatorie orchestrate per danneggiare concorrenti o figure pubbliche.

  • Recensioni negative (vere o false): feedback che possono affossare un'attività commerciale.

  • Contenuti personali o imbarazzanti: foto, video o post condivisi in passato che non rispecchiano più la persona di oggi.

Tradizionalmente, affrontare questi problemi richiedeva un approccio manuale, lento e spesso frustrante: richieste di rimozione inviate una per una, complesse procedure legali e un monitoraggio costante e dispendioso.


Consulenza cancellazione notizie 

 Cristian Nardi 3279105006 



Il Diritto all'Oblio: Un Principio Umano nell'Era Digitale

Un pilastro fondamentale nella tutela della reputazione è il Diritto all'Oblio, sancito in Europa dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati). Questo principio dà ai cittadini il diritto di richiedere ai motori di ricerca, come Google, la deindicizzazione di link a pagine web che contengono informazioni obsolete, inaccurate o non più rilevanti.

È importante chiarire un punto chiave: il Diritto all'Oblio non "cancella" la notizia dalla sua fonte originale (ad esempio, il sito di un giornale), ma la rende inaccessibile tramite una ricerca effettuata con il nome della persona. Si tratta di un complesso bilanciamento tra il diritto alla privacy dell'individuo e il diritto pubblico all'informazione. La sua applicazione, tuttavia, è spesso un percorso a ostacoli, che richiede motivazioni solide e una corretta procedura.

L'Intelligenza Artificiale Entra in Scena: La Nuova Frontiera della Rimozione

È qui che l'intelligenza artificiale cambia le regole del gioco. Le piattaforme di AI specializzate in Online Reputation Management (ORM) non sostituiscono l'esperto legale o il consulente di comunicazione, ma forniscono loro strumenti di una potenza senza precedenti. Vediamo come.

1. Monitoraggio Proattivo e Intelligente 24/7 A differenza del monitoraggio manuale o dei semplici alert, i sistemi di AI scansionano il web ininterrottamente e in modo più profondo. Utilizzando l'analisi semantica e il Natural Language Processing (NLP), l'AI:

  • Comprende il contesto: non si limita a trovare menzioni di un nome, ma analizza il "sentiment" (positivo, negativo, neutro) del testo circostante.

  • Identifica minacce emergenti: rileva in tempo reale la nascita di una notizia negativa o di una campagna diffamatoria, permettendo un intervento immediato prima che la crisi esploda.

  • Scopre contenuti nascosti: trova informazioni in forum, blog o angoli remoti del web che una ricerca manuale non individuerebbe.

2. Analisi e Classificazione Automatica dei Contenuti Dannosi Una volta identificato un contenuto negativo, l'AI lo classifica automaticamente in base alla sua tipologia e al livello di rischio. È una notizia che viola il Diritto all'Oblio? Si tratta di diffamazione? È una violazione del copyright? Questa classificazione permette di definire immediatamente la strategia di rimozione più efficace.

3. Automazione delle Richieste di Rimozione Questo è forse l'aspetto più rivoluzionario. L'intelligenza artificiale può:

  • Generare bozze di richieste legali: sulla base del tipo di violazione, l'AI può redigere richieste di deindicizzazione a Google o lettere di diffida da inviare ai gestori dei siti, complete dei riferimenti normativi corretti (es. articoli del GDPR).

  • Automatizzare l'invio: gestisce l'intero processo di compilazione dei moduli online e di invio delle richieste, accelerando drasticamente i tempi.

  • Tracciare i risultati: monitora lo stato di ogni richiesta e sollecita quando necessario, fornendo un quadro completo delle azioni intraprese.

4. Oltre la Rimozione: Costruire una Reputazione Positiva L'AI non serve solo a "cancellare" il negativo, ma anche a "costruire" il positivo. Analizzando il web, può identificare le migliori piattaforme dove pubblicare contenuti di valore (article marketing, interventi su blog di settore) per migliorare il posizionamento e creare una narrazione positiva e controllata che "sommerga" eventuali risultati negativi residui.


Limiti e Considerazioni Etiche

È fondamentale essere realistici: l'AI non è una bacchetta magica. La rimozione di una notizia direttamente dalla fonte (il sito originale) rimane la sfida più grande, specialmente se si tratta di testate giornalistiche protette dal diritto di cronaca.

Inoltre, sorgono questioni etiche: un uso improprio di queste tecnologie potrebbe portare a tentativi di censurare informazioni di pubblico interesse. Per questo motivo, il ruolo dell'esperto umano rimane centrale. L'intelligenza artificiale è uno strumento potentissimo che analizza e agisce, ma è la supervisione umana a garantirne un uso etico e strategico, valutando caso per caso il delicato equilibrio tra i diritti in gioco.

Conclusione: Un Futuro di Collaborazione Uomo-Macchina

La gestione della reputazione online è entrata in una nuova era. La capacità di cancellare notizie obsolete o dannose dal web è potenziata in modo esponenziale dall'intelligenza artificiale. Le aziende e i professionisti che sapranno integrare queste tecnologie nelle loro strategie non solo si difenderanno più efficacemente dalle crisi, ma potranno costruire in modo proattivo un'identità digitale solida e resiliente.

Il futuro della reputazione online è una sinergia intelligente: l'incredibile capacità di calcolo e analisi dell'AI unita all'esperienza, all'etica e all'intuito strategico dell'essere umano. Un futuro in cui il nostro passato digitale non è più una condanna immutabile, ma un racconto che, entro i limiti della legge e della verità, possiamo contribuire a scrivere.

Domande frequenti

Il Diritto all'Oblio (o "diritto alla cancellazione") ? un principio sancito dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) dell'UE. Permette a un individuo di chiedere la rimozione di link a pagine web che contengono informazioni personali non pi? pertinenti, obsolete, inaccurate o trattate illecitamente. Per esercitarlo nei confronti di Google, ? necessario compilare un apposito modulo online, motivando la richiesta e dimostrando perch? la notizia ha perso la sua rilevanza pubblica e arreca un pregiudizio alla propria reputazione attuale.
Vicende giudiziarie concluse con un'assoluzione piena o archiviate da molto tempo. Informazioni obsolete che non hanno pi? alcuna rilevanza pubblica o interesse storico. Dati personali inesatti o non corretti. Contenuti che rappresentano una grave violazione della privacy (es. revenge porn, dati sensibili esposti senza consenso). Notizie palesemente false (fake news) o diffamatorie. Al contrario, notizie relative a reati gravi o a figure che ricoprono un ruolo pubblico di primo piano sono molto pi? difficili da rimuovere.
No. Google esegue un bilanciamento tra il diritto alla privacy dell'individuo e il diritto del pubblico all'informazione. Rifiuta le richieste se ritiene che la notizia abbia ancora un forte interesse pubblico, per esempio se riguarda un reato non prescritto, una condanna recente, o se la persona che fa la richiesta ricopre un ruolo pubblico significativo (politico, manager di alto livello, etc.) per cui le sue vicende passate sono ancora rilevanti.
Se Google respinge la richiesta di deindicizzazione, ci sono due strade principali. La prima ? presentare un reclamo formale al Garante per la Protezione dei Dati Personali. Il Garante valuter? il caso in modo indipendente e, se riterr? fondata la richiesta, potr? ordinare a Google di procedere con la rimozione del link. La seconda via, pi? complessa, ? quella di intraprendere un'azione legale presso il tribunale competente.
I costi sono molto variabili. La procedura tramite il modulo di Google ? gratuita se fatta in autonomia. Tuttavia, per aumentare le possibilit? di successo, molte persone si rivolgono ad agenzie specializzate in reputazione online o a studi legali. In questo caso, i costi possono variare da qualche centinaio di euro per una singola richiesta ben motivata, fino a diverse migliaia di euro per casi complessi che richiedono reclami al Garante, azioni legali o una strategia articolata di pulizia della reputazione.
I tempi variano. Dopo l'invio della richiesta a Google, la risposta pu? arrivare in un periodo che va da pochi giorni a diverse settimane. Se la richiesta viene accettata, la deindicizzazione ? solitamente rapida (24-48 ore). Se invece si deve ricorrere al Garante della Privacy, il processo si allunga e pu? richiedere diversi mesi. Le cause legali, naturalmente, hanno tempi ancora pi? lunghi.
S?, il principio ? lo stesso. ? possibile richiedere la deindicizzazione di immagini e video dai risultati di ricerca (es. Google Immagini o YouTube) se questi violano la privacy, il diritto d'autore o sono collegati a notizie che soddisfano i criteri per il Diritto all'Oblio. Per contenuti come il revenge porn, le piattaforme hanno procedure d'urgenza molto pi? rapide ed efficaci.
Rimuovere una recensione negativa ma veritiera ? quasi impossibile. Tuttavia, si pu? agire se la recensione ? palesemente falsa, diffamatoria, volgare, non pertinente all'attivit? o viola le linee guida della piattaforma (es. Google Maps, Trustpilot). In questi casi, si pu? "segnalare" la recensione alla piattaforma, che la esaminer? e decider? se rimuoverla. Documentare la falsit? della recensione aumenta le probabilit? di successo.
Se una notizia contiene informazioni false e lesive della reputazione (diffamazione), il percorso ? diverso e pi? forte. Oltre a chiedere la deindicizzazione a Google, si pu? contattare direttamente l'editore del sito chiedendo la rettifica o la rimozione dell'articolo. In parallelo, ? possibile sporgere una querela per diffamazione aggravata (poich? commessa tramite internet) presso le autorit? competenti. Un'azione legale per diffamazione pu? portare non solo alla rimozione del contenuto, ma anche a un risarcimento del danno.
Dipende da cosa si intende per "cancellare". È molto difficile ottenere la rimozione completa di un articolo dalla fonte originale (cioè dal sito web del giornale che l'ha pubblicato), specialmente se la notizia è legittima e protetta dal diritto di cronaca. Tuttavia, è molto più realistico e comune ottenere la deindicizzazione della notizia dai motori di ricerca come Google. Domanda: Qual è la differenza tra "rimozione" e "deindicizzazione"? Risposta: Rimozione (Cancellazione): L'articolo viene fisicamente eliminato dal server del sito web. Si può ottenere solo in casi specifici, ad esempio se la notizia è palesemente falsa o diffamatoria (riconosciuta da un giudice). Deindicizzazione: L'articolo esiste ancora sul sito originale, ma non compare più tra i risultati quando qualcuno cerca il tuo nome su Google. Per la percezione pubblica, questo equivale quasi a una cancellazione. Domanda: Come funziona legalmente la deindicizzazione? Risposta: Questo processo è comunemente noto come "Diritto all'Oblio" ed è sancito dall'articolo 17 del GDPR (il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati dell'UE). Permette a un individuo di chiedere che i propri dati personali (inclusi i link a notizie) vengano rimossi dai motori di ricerca se non sono più necessari, se sono inesatti, o se è trascorso un tempo tale da rendere la notizia non più di interesse pubblico. Domanda: Come si chiede la deindicizzazione? Risposta: L'interessato può inviare una richiesta direttamente a Google (e altri motori di ricerca) tramite un apposito modulo online. Nella richiesta, si devono specificare gli URL (gli indirizzi web) delle pagine da deindicizzare e la motivazione per cui si ritiene che quella notizia sia obsoleta o lesiva. Domanda: Google accetta sempre queste richieste? Risposta: No, ogni richiesta viene valutata caso per caso. Google (o il Garante della Privacy, in caso di ricorso) deve bilanciare due diritti opposti: Il diritto alla privacy e alla reputazione dell'individuo. Il diritto all'informazione e l'interesse pubblico a conoscere quel fatto. I fattori chiave per ottenere la deindicizzazione sono il tempo trascorso, il ruolo pubblico (o meno) della persona, e l'esito della vicenda (ad esempio, un'assoluzione rende molto più probabile l'accoglimento della richiesta).

Redazione

Autore dell'articolo

Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

Commenti

Nessun commento ancora.